Rifugio Franchetti

E’ il rifugio più in alto dell’Appennino, nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, nonostante ciò è una meta facile da raggiungere.

Rifugio Carlo Franchetti

Da Pietracamela proseguiamo per Prati di Tivo, una delle località turistiche della montagna teramana, fino al rifugio Cima Alta.
Poco più avanti parte il sentiero che abbiamo percorso per raggiungere il Rifugio Carlo Franchetti e la Sella dei due Corni.

Partiamo con le prime luci per affrontare la salita con il fresco, scattare foto con la luce ottimale sperando di incontrare lungo il percorso qualche animale.

Sul costone roccioso dell’Arapietra, che si affaccia sulla costa adriatica, ci appare il grande ed incompiuto Albergo diruto.


Riprendiamo fiato alla Madonnina, località di arrivo del moderno impianto di risalita a quota 2007. Ci affacciamo dal belvedere giusto in tempo per osservare un gruppo di Gracchi corallini intenti ad allontanare un Gheppio dal loro territorio. Dal versante opposto si vede Prati di Tivo e sui fianchi della montagna si scorge un Camoscio in lontananza, quasi a chiudere la fila degli o’Bellx utilizzati per proteggere le strutture ricettive a valle da possibili valanghe e lasciati sul posto al termine della stagione invernale 3.

Il sentiero che si inoltra nella Valle delle Cornacchie si fà progressivamente più stretto e accidentato risalendo i fianchi della montagna, le cime del Corno Grande e del Corno piccolo sembrano a due passi.

Un piccolo gruppo di Camosci dell’Appenino osserva le persone che lentamente salgono al Rifugio, prima pochi, equipaggiati con corde e caschi per l’arrampicata, poi via via sempre più numerose le persone cominciano ad arrivare e loro si allontanano sempre di più, abbandonando il pascolo dove li avevamo scorti all’andata.

Un ultimo sforzo ed arriviamo al Rifugio Franchetti, punto di arrivo o di partenza di percorsi escursionistici e di arrampicata.

Un’altro breve tratto in salita e raggiungiamo la Sella due Corni, tra il Corno Grande ed il Corno Piccolo.

Poco distante il ghiacciaio del Calderone che a causa dei cambiamenti climatici è quasi scomparso. Il Rifugio Franchetti è stato utilizzato come base d’appoggio per i ricercatori che studiano l’evoluzione dei ghiacciai italiani e gli effetti del cambiamento climatico sono studiati e ben documentati anche per il Calderone, non lasciando molto spazio al dubbio e all’ottimismo.

Due immagini del Calderone a confronto (1963 -2020)


Complice il gran caldo molti italiani scelgono la montagna, in alcune regioni si parla di boom di presenze 1 . Verso l’ora di pranzo in questo primo sabato di agosto, il Rifugio è pieno di persone.
Grazie alla riapertura in extremis dell’impianto di risalita 2, il Rifugio si raggiunge molto più facilmente, popolandosi di gruppi eterogenei, di famiglie con bambini di tutte le età e cani di tutte le taglie al seguito, portati liberi o a guinzaglio 4.
Non c’è da stupirsi più di tanto quando poi, tra le famiglie che incontriamo scendendo, alcuni genitori suggeriscono ai figli di cercare gli stambecchi tra le rocce ….

La storia e i protagonisti del rifugio nel video di Stefano Ardito


1 Vacanze estive 2022: meno italiani scelgono la montagna

2 Riapertura impianti Prati di Tivo

3 Gli O’Bellx, realizzati in Francia dalla TAS, sono capsule di 2,50 metri di altezza e 1,80 di larghezza alla base, in grado di provocare il distacco della neve con esplosioni di ossigeno e idrogeno. Vengono installati dall’elicottero all’inizio della stagione invernale, e smontati alla fine. In estate, restano solo le basi in acciaio e cemento. In Italia, funzionano ad Arabba e ad Alba di Canazei.
 Prati di Tivo: Si o no agli o’Bellx? – Stefano Ardito su Montagna.tv

Sistema di controllo valanghe o’bellx

4 Il sito del Parco della Majella e quello del Parco d’Abruzzo, Lazio e Molise offrono al visitatore le informarsi necessarie per visitare il Parco con i cani, spiegando i motivi della regolamentazione che ne limita l’accesso.
Nessuna informazione invece si ottiene visitando il sito ufficiale del Parco del Gran Sasso e Monti della Laga dove il regolamento a distanza di anni non è ancora stato ancora approvato (!!). In attesa della sua approvazione, sul web abbondano siti che promuovono questa ed altre escursioni come adatte agli animali e blog personali con immagini o filmati di cani ripresi sui sentieri di montagna e sulle vette.

Impianto di risalita


Le foto dell’escursione