Che effetto fa trovarsi di fronte l’Albero dell’Unità d’Italia, considerato per superficie della chioma l’albero più grande d’Europa?
L’albero, un Ficus magnolioide (Ficus macrophylla), si trova in un piccolo giardino in Piazza Marina a Palermo.
Siamo nel centro storico, l’amministrazione dell’epoca si incarica di dare un nuovo volto alla città realizzando tra i palazzi nobiliari un piccolo giardino intitolato all’eroe dei due mondi, Garibaldi, che è sbarcato appena qualche anno prima a Marsala; un tipico esempio di giardino all’inglese, a testimonianza dei nuovi gusti e dell’influenza culturale dell’epoca, nel quale trovare posto ad alcuni busti marmorei dedicati ai personaggi illustri dell’epoca.
Tra le specie messe a dimora anche specie tropicali, come questo Fico magnoloide che ha raggiunto dimensioni da record ed è stato incoronato nel 2011 del titolo di Albero dell’Unità d’Italia. Lo sviluppo dai suoi rami di radici aeree colonnari che raggiungendo il terreno si tramutano in nuovi tronchi, essenziali nel sostenere il grande peso, danno all’albero una aspetto caratteristico ed imponente.
Eppure sono pochi i turisti che per osservarlo da vicino entrano nel giardino, vanno di fretta verso i bar o i ristoranti che si affacciano sulle strade che circondano questa piccola porzione di verde urbano un pò trascurata.
Uscendo da Palazzo Chiaromonte (Steri) il turista è ancora un pò confuso e impressionato dai graffiti lasciati dalle vittime dell’inquisizione che tra il 1601 e il 1782 processò e uccise, proprio in quello spazio antistante dove ora c’è il giardino, più di 7.000 persone,
o stordito dai colori e dal movimento della Vucciria di Gottuso, esposta nel salone delle armi della fortezza trecentesca, per far caso a questo maestoso albero cresciuto nel giardino antistante.
“Il quadro è una sintesi di elementi oggettivi, definibili, di cose e persone: una grande natura morta con in mezzo un cunicolo entro cui la gente scorre e si incontra. E vuole essere soprattutto, un segno di gratitudine, a livello delle mie forze, per il grande debito che ho nei confronti della mia città.” Renato Guttuso.
A Palermo gli alberi monumentali sono 46 e nell’Orto Botanico ce ne sono 8,
tra cui la pianta dalla quale per via vegetativa sono stati propagati tutti gli altri Ficus presenti in città, anche quello di Piazza Marina.
E’ semplicemente enorme, davvero il più grande albero che ho visto.
Passeggiando lungo i viali dell’Orto Botanico, tra piante provenienti da tutti i Continenti, si potrebbe provare una crisi di Sthendal in versione linneana.
Tra questi alberi secolari spicca il Falso cotone (Ceiba speciosa) con il fusto a forma di fiasco ricoperto da grosse spine e i suoi splendidi fiori che colorano molti viali della città e non solo a Palermo.
Un’altro piccolo capolavoro che fa girare la testa è custodito nel vicino Palazzo Abatellis, l’Annunciata di Antonello da Messina dipinta nel 1473,
ed è solo girando per la Kalsa, il quartiere dove sono cresciuti i giudici Falcone e Borsellino che l’attenzione del turista, catturata dai più moderni murales del quartiere, ritorna alla drammaticità di una città ricca di storie.
- L’albero dei 150 anni dell’Unità d’Italia
- Alberi Monumentali della Sicilia
- Diario di Gottuso, Teche Rai, episodio 1.
- Diario di Gottuso, Teche Rai, episodio 2 . Intervista a Gottuso dal mercato della Vucciria