Nel Parco delle Madonie

Il Parco delle Madonie è stato una delle mete del nostro tour in Sicilia. Affacciato sul mare, nel Parco si trova la seconda vetta montuosa dell’Isola, Pizzo Carbonara, e custodisce i pochi esemplari di Abete dei Nebrodi rimasti al mondo.

Vai a Piano Battaglia, l’unica stazione stazione sciistica della Sicilia occidentale, è bellissima in tutte le stagioni, si mangia pure bene, ci sono ampi spazi, i boschi sono bellissimi e tutti i paesi intorno sono bellissimi, sopratutto Petralia sottana, sono proprio belli da visitare”
Con queste parole Totò mi indirizza nel Parco delle Madonie, uno dei 4 Parchi Regionali che dopo una prima visita torneremo a visitare, sulla strada del ritorno, per conoscere uno dei suoi particolari aspetti botanici.

Lasciato Palermo passiamo per Collesano, uno dei paesi del Parco attraversato dal tracciato di un’antica e famosa corsa automobilistica ( a cui è dedicato un museo cittadino), la Targa Florio.

Saliamo lasciando il mare alle nostre spalle, cominciano i primi boschi, si passa per Piano Zucchi (con un’area attrezzata nei pressi di una chiesetta e alcuni alberghi chiusi, in rovina) e poco prima del valico un’ampia dolina ospita le strutture ricettive di Piano Battaglia, tra cui il Rifugio Marini , tappa del Sentiero Italia (SI V16).

Un itinerario escursionistico porta a Pizzo Carbonara, la seconda vetta della Sicilia, un percorso ad anello attraverso il paesaggio carsico, i boschi misti e la faggeta dove è facile osservare branchi di Daini con mantelli dai colori differenti.

Il Daino, estinto in Sicilia nel corso del XIX secolo, è presente sulle Madonie e nel Bosco di Ficuzza, con alcune popolazioni selvatiche formatesi dopo l’uscita dai recinti localizzati in quelle zone. Sono presenti altri due nuclei di popolazione sui Peloritani e negli Iblei. Riconoscibile per le sue larghe e lunghe corna palmate, con il mantello rossiccio o marrone giallastro, con macchie bianche sul dorso e sui fianchi (fenotipo: pomellato). Nelle mandrie sono presenti anche altri fenotipi, quello interamente bianco-crema (o bianco sporco) e quello marrone-nerastro, senza macchie e con il ventre grigio scuro. Il quarto fenotipo, isabella, è molto raro ed è una versione più chiara di quello normale con testa e zampe bianche.1

Il parco delle Madonie per le sue caratteristiche geologiche fa parte della rete dei Geo Parchi dell’Unesco.
Tra Piano Zucchi e Piano della Battaglia, dove il massiccio di Pizzo Carbonara si incontra con quello di Monte dei Cervi, si trova uno dei geositi segnalati. Per visitarlo raggiungiamo Portella Colla e proseguiamo su un facile percorso fino a Pian dei Cervi e al Rifugio della Giumenta.

  • Portella Colla - Pian dei Cervi

Il motivo che ci ha riportato sulle Madonie lungo la strada del ritorno è la presenza dell’Abete dei Nebrodi nel Vallone degli Angeli, poco distante da Portella Colla, nel comune di Polizzi Generosa.

Il sentiero inizia poco distante dall’abitato che ospita un museo dedicato a questa specie arborea endemica della Sicilia di cui ne sono rimasti solo pochi individui.
Con lo stesso spirito che ci ha guidato lungo l’itinerario laico, ci avviciniamo a questi ultimi e silenziosi testimoni seguendo un breve percorso ad anello che ci consente di osservarli da vicino, chiusi nei loro recinti e video sorvegliati da telecamere.

La breve salita ci offre scorci di panorama e l’incontro con Francesco, un buon conoscitore delle Madonie che ha collaborato al video realizzato dall’Ente Parco, il Racconto della Terra .
L’incontro con gli Abeti dei Nebrodi (Abies nebrodiensis) avviene nel silenzio, con stupore e meraviglia siamo di fronte ad alberi con caratteristiche uniche, gli ultimi rimasti che un progetto Life tenta di sottrarre all’estinzione e di favorire la sua conservazione e diffusione sul territorio.


1 Atlante della Biodiversità della Sicilia – Vertebrati terrestri


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