Le regole dell’amore.

Perché l’amore è un segreto

ed essendo un segreto, io non lo so

L’amore stupisce, Ascanio Celestini.

A parte gli organismi unicellulari che si riproducono per scissione, quelli pluricellulari sessili che si riproducono liberando in acqua i gameti e i pochi ermafroditi sufficienti, la maggior parte degli animali impegnano una parte più o meno lunga della loro esistenza alla ricerca di un compagno, utilizzando tutti i sensi a disposizione ed inventando i metodi più fantasiosi pur di perpetuare la specie trasmettendo parte del proprio codice genetico.
Nella stagione propizia, di fronte alle femmine i maschi si esibiscono in una qualche forma di corteggiamento, più o meno elaborata, che prelude la condivisione del materiale genetico, il codice biologico che contiene le informazioni per lo sviluppo di un nuovo individuo.
La possibilità di successo per il maschio dipende dalla scelta della femmina che deciderà in base alle sue preferenze, determinando il corso dell’evoluzione *.

é così anche per gli Odonati, insetti comparsi nel Carbonifero ( 250-300 Milioni di anni fa), che trascorrono una parte della loro vita in acqua allo stato larvale (da uno a tre anni) prima che il processo della metamorfosi trasformi questi predatori acquatici in predatori volanti, alcuni capaci di raggiungere i 30 km/ora e stare in volo per ore.

L’ordine degli Odonati è presente in Italia con 95 specie raggruppate in due sottordini : Zigotteri, con occhi posti ai lati della testa, ali anteriori e posteriori simili tenute chiuse quando sono a riposo e Anisotteri, con occhi che si toccano, ali di forma diversa tenute aperte in posizione di riposo, comunemente indicati i primi come Damigelle mentre i secondi sono conosciuti con il nome generico di Libellule.

Allo stadio adulto i maschi difendono un territorio rimanendo posati sulla vegetazione, allontanandosene solo per cacciare o scacciare eventuali intrusi. Per le femmine in visita al territorio si esibiscono in voli di corteggiamento invitandole a formare un tandem, il volo nuziale della coppia che precede l’atto riproduttivo, che può durare ore.

Visto il loro comportamento non sono difficili da fotografare e per il loro riconoscimento si possono utilizzare i libri o le risorse di internet, come il sito Odonata.it .
Come per altre specie animali i cittadini possono partecipare allo studio ed alla conservazione di questi animali inserendo le osservazioni fatte sul campo sul portale Ornitho.it .

Gli individui ritratti nella foto sottostante, un maschio e una femmina di Codazzurra comune **, misurano appena 30-34 mm e sono rimasti apparentemente immobili per tutto il tempo in cui abbiamo scattato foto nel tentativo di mettere a fuoco l’immagine per ottenere un buon risultato.
Erano ancora in quella posizione quando siamo andati via costeggiando il Tevere nei pressi dell’Oasi di Alviano.

Codazzurra comune (Ischnura elegans) in accoppiamento


* L’evoluzione della bellezza

**Codazzura comune

Camminare fa bene alla salute.

Questo post è dedicato agli itinerari escursionistici che si possono percorrere nel Comune di Monte Castello di Vibio, un paese di 1500 abitanti nella Media Valle del Tevere. Il borgo medievale, inserito tra “i Borghi più belli d’Italia” e nel circuito di “Città Slow”, sorge sulla destra orografica del fiume Tevere, Doglio è la frazione situata alla quota più elevata ( 489 m s.l.m), e Madonna del Piano quella a quota inferiore (182 m s.l.m).

Una piccola parte del territorio comunale è compresa nel Parco Fluviale del Tevere, si tratta del tratto di fiume compreso tra Montemolino e Pontecuti (Sic IT 5210054). Il “Sentiero del Furioso” costeggia il fiume dal ponte di Montemolino ai Piani di San Martino nel comune di Todi, è l’unico sentiero segnalato nel Comune di Monte Castello di Vibio. Il sentiero è segnalato anche come pista ciclabile, ma non essendo pubblicizzato sui siti web degli Enti competenti, difficilmente lo troverete affollato.

Segnaletica all’inizio del percorso

In questo periodo di limitazione agli spostamenti tra Regioni, Province e Comuni, nelle varie fasi arcobaleno, giallo, arancione, rosso, arancione rafforzato, abbiamo percorso tutti i possibili itinerari che si potevano fare rimanendo all’interno del Comune.

Nessuno di questi itinerari è segnalato, ma percorrendo principalmente strade poderali, comunali o provinciali, sono facilmente individuabili e percorribili, tenendo a mente alcune cose; la presenza di fango in alcuni periodi nei tratti poco frequentati, l’attività venatoria, l’assenza di segnaletica e di fontanelle d’acqua lungo i percorsi. La caccia al colombaccio da appostamenti fissi e quella al cinghiale con l’uso dei cani rende gran parte del territorio comunale difficilmente fruibile per le escursioni durante la stagione venatoria. La presenza di una zona di ripopolamento e cattura che si raccorda all’area protetta compresa nel Parco Fluviale del Tevere è l’unica zona tranquilla in cui passeggiare in questo periodo (itinerario giallo e verde chiaro).

L’itinerario che suggeriamo è descritto qui e porta da Monte Castello alla frazione Doglio, attraversando le colline del territorio comunale tra uliveti, vigneti, seminativi e boschi cedui in un alternanza di ambienti agricoli e forestali di piccole e medie dimensioni.

Vi consigliamo di arrivare a Monte Castello di Vibio, passare al panificio di fronte al Teatro della Concordia, fare colazione al bar nella piazza principale godendosi il panorama su Todi e sulla valle sottostante e poi partire in direzione Doglio passando per Porta di Maggio.


A Doglio, piccolo e caratteristico borgo fortificato, c’è un bar, un negozio di alimentari e dei giardini pubblici dove si può sostare in tranquillità prima di prendere la strada del ritorno.
Tornati a Monte Castello di Vibio visitate il Teatro della Concordia, un bene del patrimonio storico, artistico e culturale italiano unico, con una storia che molti ci invidiano. Per chi vuole rimanere più giorni la possibilità di soggiorno è ampiamente diffusa sul territorio.
L’itinerario si può seguire utilizzando l’applicazione Maps comunemente presente sui cellulari.

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Arte e natura a Giano dell’Umbria.

Giano dell’Umbria è un piccolo comune sulle pendici dei Monti Martani, il rilievo montuoso che divide la valle del Tevere dalla valle Umbra, meta di piacevoli e panoramiche escursioni vicino casa.
Per valorizzare i beni artistici ed ambientali questo piccolo Comune ha realizzato una serie di Itinerari , percorribili a piedi, in mtb o in auto in maniera autonoma grazie alle indicazioni disponibili on line.
Uno di questi itinerari, Ulivi Immortali, è dedicato alle piante d’ulivo che insieme alle vigne ed ai boschi caratterizzano gran parte del paesaggio collinare umbro.
La raccolta delle olive è iniziata, i frantoi sono aperti, è un buon momento per passare da queste parti.

Pianta inserita nell’elenco degli Alberi Monumentali Italiani

Ogni albero ha un cartello identificativo con una poesia e il Qr code per accedere ai contenuti multimediali.
L’Annusatore è il nome dato all’ulivo di Macciano, un albero monumentale italiano (001/E012/PG/10), e questa la poesia composta in suo onore:

Io sono Giano.
Ho visto, ascoltato, sentito
raccontato, accolto, custodito
protetto i suoi abitanti.
C’ero quando l’uomo preceduto dal falco
amava correre per questi lidi,
e prim’ancora fanciullo ascoltava il vento
che d’impeto scendeva dal monte.
Ho visto il poverello d’Assisi
illuminare i prati ed ascoltare gli animali
quando i suoi simili non lo capivano.
Ho accompagnato Giordano
nel suo viaggio teutonico
ed ispirato la sua cronaca.
Ma sopra tutto
annuso…
profumi antichi ancora presenti
ch’el tempo non riuscira’ a cambiare.
Io sono Giano,
e Giano e’ un ulivo.
Pianta inserita nell’elenco degli Alberi Monumentali Italiani

Anche quest’altra pianta, che si trova in località Camporeggiano e conosciuta con il nome La Roccia, è inserita nell’elenco nazionale (004/E012/PG/10).

Poco distante, sulla strada che porta sul Monte Martano, c’è la Repubblica di Frigolandia, “Sede delle riviste Frigidaire e Il Nuovo Male, Laboratorio di Grafica e Museo dell’Arte Maivista (MAM) dedicato al fumetto e all’illustrazione, che conserva migliaia di opere dei maggiori autori italiani, come PazienzaTamburiniScozzariSparagnaVincinoLiberatoreIgortEchaurrn e tanti altri, Frigolandia è stata visitata negli anni da migliaia di famiglie, giovani, studiosi e ricercatori di ogni parte d’Italia e del mondo, moltiplicando così anche l’afflusso turistico sul territorio umbro” che “con un’ordinanza di sgombero emanata l’11 marzo 2020 in piena emergenza Coronavirus, … la Giunta del Consiglio Comunale di Giano dell’Umbria sta cercando di cancellare..”

https://www.frigolandia.eu/

Qui trovi l’appello a firmare la petizione affinché l’arte e la fantasia trovino ancora spazio tra le nostre colline.
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